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25: *Ester / introduzione, traduzione e commento a cura di Eric Noffke

pubblicazione   Cinisello Balsamo : San Paolo, 2017
descrizione   213 p. ; 21 cm


Il libro racconta le vicende di Ester, una bella e giovane ebrea che diventa regina di Persia. Grazie alla sua saggezza, riuscirà a salvare il popolo giudaico, minacciato dal terribile decreto di sterminio che il potente Haman aveva promulgato per vendicarsi di un affronto subito da Mordokay, padre adottivo della regina. Il lieto fine della storia vede i Giudei trionfare sui loro nemici. Per celebrare lo scampato pericolo, Ester e Mordokay, nominato gran visir al posto del giustiziato Haman, istituiscono la festa di Purìm. Per il suo carattere profano (Dio non viene mai neppure nominato) e talvolta anche piuttosto cruento, molti cristiani si sono chiesti e si chiedono tutt'oggi che senso abbia la presenza del libro di Ester nella Bibbia. Dedicare in questa collezione una parte separata a ciascuna delle due versioni canoniche di Ester è, dunque, da intendersi solo come un atto di rispetto nei confronti della tradizione del canone? Oppure questo libretto, simbolo del nazionalismo giudaico, ha qualche cosa da dire anche a noi oggi? Sono convinto che la risposta a quest'ultima domanda non possa che essere affermativa, e spiegarne il perché sarà l'obiettivo principale di questo commento: ancora oggi questa antica storia ha un messaggio per tutti noi. Certo, non si tratta di un testo che teologicamente possa stare alla pari di Deuteronomio o di Ezechiele, ma trascurarlo significherebbe perdere una buona occasione per riflettere sulla nostra identità, sulla nostra storia e sulla dimensione pratica della nostra fede.
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Giovanni Paolo II S.L. SAC.SCR. 8 B 015/25solo consultazionebibliografia
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