La testimonianza veritiera, proveniente da Nag Hammadi, è uno scritto gnostico cristiano caratterizzato da uno spirito polemico particolarmente aggressivo, sullo sfondo di n rigido ascetismo. Volto più ai problemi di carattere pratico che non alle speculazioni dottrinali, il trattato affronta temi differenti - la necessità della continenza radicale, l'inutilità del martirio di sangue e del battesimo d'acqua, l'assurdità della fede in una risurrezione carnale e futura, ecc. - nello stile immediato e vivo dell'omelia, che in taluni casi assume i toni requisitori della polemica. Nella sua argomentazione l'autore attinge a fonti diverse, in particolare a tradizioni esegetiche giudaiche di tipo haggatico, offrendo un saggio particolarmente brillante delle sua esegesi nell'interpretazione dell'episodio genesiaco della trasgressione di Adamo, all'internodel quale si delinea un primo abbozzo di teoria ermeneutica della Scrittura. Ma al di là della ricchezza e della varietà dei temi affrontati, l'elemento che conferisce coerenza a tutto il discorso è l'atteggiamento di radicale rifiuto della sessualità e di ogni legame con il "mondo", atteggiamento presentato come conseguenza necessaria dell'illuminazione gnostica e requisito indispensabile per il conseguimento della salvezza.