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*San Francesco d'Assisi / Bonaventura da Bagnoregio

edizione   12. ed
pubblicazione   Cinisello Balsamo : Paoline, 1986
descrizione   230 p., [16] carte di tav. : ill. ; 20 cm
serie   Fondatori e riformatori ; 2


San Bonaventura si diceva indegno e incapace di scrivere intorno a un uomo come san Francesco (1181-1226) e non avrebbe posto mano al lavoro, se non fosse stato spinto dalle premure dei confratelli, dalle istanze del Capitolo generale di Narbona e, soprattutto, dall'amore e dalla gratitudine che doveva al serafico Padre. Ed è uscita così dalla sua penna un'opera eccellente, un inno squillante di verità e di bellezza e soffuso d'una grazia inesprimibile. Aveva ragione san Tommaso di esclamare, quando lo trovò tutto solo, chiuso nella sua celletta, intento nel suo lavoro: Sinamus sanctum pro sancto laborare: Lasciamo che un santo scriva di un altro santo. Il Dottore Serafico ha conosciuto la virtù di Francesco, anche per averla sperimentata in se stesso, nel corpo e nell'anima. e con l'intuito proprio dei santi ha letto nel suo pensiero, nel suo cuore, e l'ha meglio d'ogni altro interpretato. Un panegirico, chiamano alcuni la Legenda major. Sì, per la sua bellezza, che contiene però tutta la verità e rimane pur sempre una delle primissime e più autorevoli biografie del Poverello d'Assisi.
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Giovanni Paolo II DEP.SPI. 7 D 228in biblioteca (prestabile)prenota Fondo don Angelo Maria Cuozzo bibliografia
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