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*Commento agli Analitici posteriori di Aristotele : Libro 1., lezioni 1-34 / Tommaso d'Aquino ; testo critico [della] Commissione Leonina Roma-Parigi 1989 ; introduzione, traduzione, note [di] Daniele Didero

pubblicazione   Bologna : San Clemente : Studio domenicano, 2015
descrizione   551 p. ; 20 cm
serie   I talenti ; 17
note   Testo latino a fronte


La redazione del Commento di Tommaso agli Analitici secondi (Posteriori) di Aristotele si colloca tra il 1271 e il 1272, vale a dire fra gli ultimi mesi del secondo periodo d'insegnamento dell'Aquinate a Parigi (1269-72) e l'inizio del suo nuovo incarico a Napoli. Il libro I del testo aristotelico è dedicato all'analisi della dimostrazione, dei suoi caratteri e dei suoi requisiti; una volta trattati questi temi, si può passare - nel libro II - alla considerazione dei principi della dimostrazione (vale a dire, il termine medio e i principi primi indimostrabili) e del modo in cui veniamo a conoscerli. Ma che cos'è la dimostrazione o "sillogismo dimostrativo", o "sillogismo scientifico"? In che cosa si differenzia dal sillogismo in generale, a cui Aristotele ha già dedicato i libri degli Analitici primi (Priori)? E perché ce n'è bisogno?
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Giovanni Paolo II S.L. FIL. 3 O 002/17solo consultazionebibliografia
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