*Elogio della solitudine ; Rinuncia al mondo / Eucherio di Lione ; introduzione, traduzione e note a cura di Mario Spinelli
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pubblicazione | Roma : Città Nuova, 1997 |
descrizione | 162 p. ; 21 cm. |
serie | Collana di testi patristici ; 139 |
Vissuto nei tempi difficili delle invasioni barbariche, a cavallo fra il IV e il V secolo, Eucherio è una delle figure più straordinarie e note non solo del suo tempo. La sua fama ha attraversato i secoli e le sue opere hanno profondamente segnato l’esperienza spirituale di moltitudini di cristiani, fino ai nostri giorni. Di famiglia aristocratica gallo-romana, forse pervenuto fino alla carica di senatore, fra il 412 e il 420 insieme alla moglie Galla e ai due figli Salonio e Verano, lasciò il mondo attratto dal fascino di Lerino, dove accarezzò anche il progetto di recarsi in Egitto per conoscere da vicino i padri del deserto. Eletto vescovo di Lione nel 431, attivo al Concilio di Grange (441), Eucherio fu un appassionato divulgatore delle opere di Cassiano, che gli dedicò la seconda parte delle sue Collationes. Probabilmente, l’ultima opera di Eucherio è la Passio Acaunensium martyrum (450), il più antico racconto del martirio della Legione Tebana (avvenuto agli inizi del l’V secolo). Il De laude eremi (428 o 429) e il De contemptu mundi (430) sono le due opere certamente più note di Eucherio. In esse la dimensione ascetico-mistica fa costante e sicuro riferimento alla Scrittura e al pensiero di Ambrogio, Agostino, Girolamo. Il deserto è per Eucherio il luogo della philo-
sophia e della libertas, dell’incontro con Dio e dell’inizio della beatitudine; luogo gioiosO dove il silenzio dà letizia allo spirito e lo avvicina a Dio, mentre la calma tranquillità addolcisce l’anima. Erasmo da Rotterdam, in pieno Rinascimento, esalterà lo stile letterario di Eucherio come un esito non più raggiunto da altri scrittori cristiani.